Monte Pore

Monte Pore

Monte Pore

Poco prima di giungere al passo Giau da Selva di Cadore, sulla sinistra si trova la località Fedare con omonimo rifugio (2000 mt.), qualche fienile adattato a baita, la seggiovia per raggiungere forcella Averau (piste da sci) a cavallo tra l’Averau e il Nuvolau.
Questo è il nostro punto di partenza e l’ itinerario è molto semplice.
Il dislivello per raggiungere questa panoramica cima e di circa 400 mt., e il tempo necessario per raggiungerla è di circa 1 ora e trenta minuti.
Un sentiero selciato si snoda dalla stazione a valle della seggiovia verso l’ampia sella erbosa che divide la valle dove si trova il Castello di Andraz, in mezzo alle baite e successivamente prosegue seguendo il sentiero CAI n° 463.

Con questa breve e non difficile escursione punteremo invece a sud, verso una grande piramide erbosa, sorella del non lontano Col di Lana, caratteristica per la roccia magmatica nera che contrasta nettamente con le rosate roccie dolomitiche.
E’ il monte Pore.

Prati e pascoli fin sotto la ripida vetta, ma soprattutto cima paesaggisticamente tra le più fantastiche.
Dalla lunga sella dirigere a sud all’inconfondibile piramide. Mano a mano che ci si avvicina impressiona un po’ la cresta, apparentemente erbosa, verso la cima.
I duecento metri di dislivello da questo punto effettivamente sono molto ripidi, il fondo roccioso e ghiaioso del sentiero fa temere qualche scivolata, la ripidezza dei versanti impressiona un po’, tuttavia con un minimo di attenzione non vi sono grossi problemi se non un po’ di fiatone.

Tutto questo viene spazzato via da quanto si può ammirare dalla vetta.
Qualcosa di fantastico che solo le Dolomiti sanno esprimere, un qualcosa non quantificabile.
E per questo vale la pena di salire questa bella cima in giornate di buona visibilità.

La discesa avviene per lo stesso itinerario di salita.

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