Parcheggiata l’auto a Palla, si raggiunge Agai e qui viene indicato il percorso. Salendo nel bosco, si incontrano un paio di bivi : al primo si tiene a sinistra fino ad incontrare il secondo in cui un cartello indica a destra. Si raggiunge la località “Le Pale” a quota 1955 e, successivamente, si arriva a “Ciamplò” dove si incontra il sentiero proveniente da Castello. A sinistra si dipartono due sentieri: uno diretto che sale fino al “Fortino Austriaco” e un secondo che arriva allo stesso punto salendo però a zig-zag e passando per la località “Cenglei” con la Ridotta Lamarmora.
Presso il Fortino Austriaco si trova un bivio: a sinistra parte il sentiero 21/b che sale in vetta al Col di Lana, a destra continua il Teriol, addentrandosi nella localita detta “Cenabona” al di sotto dei detriti provocati dallo scoppio delle mine tra Cima Sief e Dente del Sief. Si raggiunge poi la Sella del Sief, incrociando il sentiero che viene dai Settsass.
Si apre ora un immenso anfiteatro chiamato “Alpenrose” per la ricchezza di rododendri che qui fioriscono. Qui si trovano molti resti di insediamenti militari perché vi era un grande accampamento austro-ungarico che veniva raggiunto da un sentiero proveniente dal passo Incisa e chiamato “Jagerweg”. Si incrocia poi il sentiero 21/c proveniente dal Col de la Roda e diretto a Cima Sief. Si percorre il Pian della Mina, si raggiunge il Montucolo austriaco, poi il Montucolo italiano, il villaggio austriaco, il Panettone. Si scende poi al “Plan de la Chicia “, si continua sulla carrareccia che porta a Palla ma, dopo il primo tornante, un cartello indica la direzione per tornare ad Agai.